PREFAZIONE

      Non è la carriera sacerdotale di Leone XIII che si descrive in questo libro; e molto meno la storia del suo lungo e glorioso pontificato.
A far ciò vennero pubblicate opere voluminose, il cui intento approdava a far conoscere al mondo chi fu e che fece Gioacchino Pecci come semplice sacerdote, come Vescovo e più come Papa.
La presente pubblicazione ha vedute assai più modeste; essa pone sotto gli occhi del popolo un fugace miraggio della vita intima del grande pontefice negli anni della sua giovinezza.
E, poiché quel periodo trascorse per lui in grembo alla famiglia, o in Collegio o negli Atenei, così è che il presente lavoro ci riporta ai luoghi su indicati con tutti quei rapporti di tempo, di cose e di persone di allora. Non è un'opera poderosa, bensì una semplice e circostanziata visione di eventi favorevoli pel contributo di una trattazione assai maggiore, anzi formanti il complemento di essa.
Fa d'uopo quindi di leggere questo volume predisposti alla massima ingenuità, non potendosi trovare in esso che i legami di una giovane esistenza con la propria famiglia, con la Società, con la Chiesa.
Non è tuttavia privo di qualche interesse, qualora si consideri l'attuale momento storico, in cui sono scomparsi non pochi tratti di una vita, vissuta circa un secolo fa, e che qui vengono opportunamente ricostruiti. Così è che il lettore potrà rinvenirvi il vecchio Carpineto, ove nacque Gioacchino Pecci; l'aspetto e i costumi della Campagna romana nei giorni suoi, chi furono i genitori e gli altri parenti di Lui; quali gli uomini che lo avvicinarono, non che altri pregevoli punti riflettenti luce sul personaggio descritto.
A me sembra che la presente epitome narrativa sia per Leone XIII come un preambolo alla ricca enumerazione delle gesta di un sommo pontefice che, oltre la continuità delle sue iniziative mirabili, raggiunse gloriosamente gli anni pontificali di san Pietro in Roma, ci fece ammirare la vasta esposizione Vaticana, l'arbitrato affidatogli tra la Germania e la Spagna, e la cui vita fu compendiata dallo storico Cantù in tre parole. Dotto, conciliante, ma fermo.
Valgono così queste poche righe a far tosto comprendere a chi legge quale fosse la intenzione di colui che ispirò la stampa del libro, intenzione egregiamente interpretata dall'autore della medesima, che a me pare abbia raggiunto lo scopo.
Il tempo poi della presente pubblicazione fu molto acconciamente scelto dal conte Ludovico Pecci, nepote di Leone XIII; giacché, combinando l'uscita del libro col trionfale ingresso fatto in Roma, nel maggio del 1814, da Pio VII reduce dall'esiglio, ravvicina due grandi successori di san Pietro che, con la longevità del pontificato romano, ebbero comune la incrollabilità della fede in Dio, la forza nei combattimenti a difesa della Chiesa, e le magnanime resistenze alle ingiuste pretensioni di governi e di potentati.

Filippo Tolli (1914)

INDICE DELLE MATERIE

CAPITOLO I: CARPINETO ROMANO E LA FAMIGLIA PECCI
Carpineto: storia, usi e costumi; una popolazione di credenti; edifizi principali, il Palazzo Pecci. Origine, genealogia e storia della famiglia Pecci.

CAPITOLO II: I GENITORI DI LEONE XIII. LA SUA NASCITA
Il matrimonio tra Ludovico Pecci e Anna Prosperi Buzi. - La nobile figura del colonnello. - La sposa e madre esemplare. Quadro politico dei tempi. La dominazione napoleonica negli Stati Romani. - Nascita di Vincenzo-Gioacchino (1° marzo 1810) - Il bel pupo; visite e congratulazioni. - Dio lo benedica e lo faccia grande! - Joachim, poesia di Ettore Novelli

CAPITOLO III: I PRIMI ANNI DI VINCENZO-GIOACCHINO
Vicende politiche e domestiche degli anni 1810-1813: la persecuzione religiosa; timori di Anna per la leva militare e il brigantaggio incipiente. - I primi anni di Vincenzo-Gioacchino. - La madre l'inizia alla pietà, alla carità e allo studio. - Peppuccio e Nino in villeggiatura al Casino di Campagna e a Maenza. - La centenaria di Cori che portò in braccio Ninetto; la cavalla di zio Antonio; agilità alla corsa. - Vocazione per le cose religiose

CAPITOLO IV: LA FAMIGLIA PECCI A ROMA NEL MARZO-LUGLIO 1814
La famiglia Pecci va a Roma nel marzo 1814. - Liberazione del papa e caduta di Napoleone; giubilo universale; illuminazioni e festeggiamenti dappertutto. Nino si smarrisce per le vide dell'Urbe. - Ingresso trionfale di Pio VII in Roma; il piccolo Ninetto vi assiste, da un palchetto, con la famiglia (24 maggio 1814)

CAPITOLO V: UNA PAGINA DI STORIA DEL BRIGANTAGGIO
Le gesta dei briganti nella regione di Carpineto costringono i coniugi Pecci a prolungare il loro soggiorno in Roma. Il can. Giovanni Battista Pecci catturato e rilasciato per 150 scudi. - La compagnia di Diciannove. - Strabiliante ingresso della medesima a Carpineto il 24 maggio 1814. - Impegno del colonnello Pecci per ottenerle il perdono. - Presentazione della banda di Diciannove al Delegato apostolico, e fine del doloroso episodio. - Nino si ammala in Roma. - Ritorno dei Pecci a Carpineto; accoglienza festosa fatta loro dagli abitanti (20 luglio 1814)

CAPITOLO VI: IL BRIGANTAGGIO DOPO IL RITORNO DELLA FAMIGLIA PECCI A CARPINETO E DURANTE IL SUO SECONDO SOGGIORNO IN ROMA (Luglio 1814 - Settembre 1818)
Nuove gesta dei briganti; la sorella di Leone XIII e le camicie di Gasperone. - Trastulli di Peppuccio e di Ninetto; una sorpresa della Befana; una febbre a Nino durante un pranzo; egli aiuta la madre nelle sue opere di beneficenza: è cresimato al Trono. - Caresstia e epidemia a Carpineto. Briganti che onorano la signora Anna. - La famiglia Pecci ripara per sicurezza a Roma. - Carteggio del Picca sul brigantaggio durante il soggiorno dei Pecci a Roma; l'uccisione di Cappottino nei pressi di Paliano. - La banda di Prossedi e il famoso Barbone. Sottomissione di Catena e di Masocco; assassinio di quest'ultimo. - De Cesaris fucilato nei dintorni di Pieprno. - Una battaglia alle porte di Maenza. - I due bimbi entrano nel collegio dei Gesuiti a Viterbo (30 settembre 1818)

CAPITOLO VII: AL COLLEGIO DI VITERBO (ottobre 1819 - 1834)
Il collegio dei Gesuiti a Viterbo. - Prima lettera di Giuseppe, con una frase di Vincenzo. - Anna Pecci visita i figli. - Mons. Carmine Lolli tutore dei due scolari. - Ottime notizie mandate ai genitori dai pp. Ubaldini e Rigoletti. Prima lettera di Vincenzo. - Malattia di Anna; ansie e preghiere dei figliuoli; il suo ritorno a Carpineto. - Premio ottenuto da Vincenzo. - Egli chiede la vita di san Francesco d'Assisi. - La divozione si unisce in lui all'amore per lo studio. - Peppino un furbo di prima classe! - Malattie dei ragazzi e della madre. - La Regia Parnassi. - Anna e monsignor Lolli vogliono spingere i fanciulli al chiericato; questi rifiutano. - Grave malattia di Vincenzo. - La sua prima comunione e il suo sonetto a san Luigi. - La mancia per Natale. - Altra visita di Anna ai figli; Giuseppe vuol farsi gesuita. - Prima poesia latina e trionfi di Vincenzo. - Morte di mons. Lolli e di Pio VII. - Il conclave: i Consalviani massoni o carbonari! Elezione di Leone XII

CAPITOLO VIII: LA MORTE DI ANNA PECCI (5 agosto 1824)
Anna vorrebbe ritirare i figli da Viterbo. - Inizi della malattia. - Anna a Roma con i figli. Vincenzo vestito da abate. - La morte. - La sepoltura. - Il dolore del colonnello e dei figli. - Vincenzo e i fanciulli. - La sua villeggiatura a Carpineto; carità per i poveri, affabilità con gli umili

CAPITOLO IX: GLI STUDI DI RETTORICA E DI TEOLOGIA AL COLLEGIO ROMANO (1824 - 1832)
La Rettorica: Roma cristiana e Roma pagana. - L'anno giubilare 1825: Vincenzo presentato a Leone XII. La prima tonsura e le ricreazioni di Vincenzo. - Il triennio di filosofia, e un premio di chimica. - Un certificato di studi. - Il primo anno di filosofia. - La morte di Leone XII e il conclave del 1829: Albani grande elettore, e Vincenzo reporter; l'elezione di Pio VII: un moribondo successore di un malato. - Vincenzo ripetitore al Collegio Germanico e frequentatore del caffè Greco. - Una disputa pubblica. - Il ritorno del fratello Giuseppe e la morte di Ferdinando. - De invaletudine sua. - La morte di Pio VII e il conclave del 1830-1831; Metternich grande elettore; l'elezione di Gregorio XVI. L'insurrezione delle Legazioni e un bel gesto mancato. - L'intervento austriaco e la protesta della Francia. - Il Memorandum; nuova insurrezione e secondo intervento austriaco; la Francia occupa Ancona. - Gli ultimi anni di studio al Collegio Romano. - Vincenzo-Gioacchino nobile anagnino e pastore arcade

CAPITOLO X: IL FUTURO LEONE XIII CACCIATORE E ALPINISTA
Il clima di Carpineto Romano. - I fucili del signor Nino. - Ludovico Salvagni e la caccia con le reti. - Un somaro e un lepre nella rete. - Una caduta e un ponte... ancora da farsi. - Un battesimo. - Leone XIII e gli uccelli. Il roccolo nei giardini vaticani. L'abilità di Nino al tiro, e un incidente. - L'ultimo tordo ucciso dal cardinale Gioacchino Pecci nel 1857. - L'alpinista, e la croce sul Capreo. Ascensioni al Semprevisa e al bel Matarese. - Due dispiaceri dati al colonnello Pecci. - La Grotta del Malconsiglio e il taglio delle orecchie. - Una escursione a Gorga e un deliquio. - I dodici fratelli Cappucci e i loro racconti sul brigantaggio. - Gioacchino cavallerizzo, giardiniere e vignaiuolo. - Una lezione di botanica data da Leone XIII al sor Cesare. - La vigna del Papa e le dodici botti di vino. - La sua divozione a Maria e l'epigrafe dell'Annunziata

CAPITOLO XI: L'ACCADEMIA DEI NOBILI ECCLESIASTICI, LA PRELATURA E IL SACERDOZIO (1832 - 1838)
Gioacchino Pecci ospite del palazzo Severoli. - Dispute dinanzi a cardinali e conseguimento di una borsa di 30 zecchini. - Laurea ad honorem. - Una gita a Tivoli e l'inaugurazione dei cunicoli del monte Catillo in presenza di Gregorio XVI. - Gli ordini minori. - La morte di un giusto. - La laurea in utroque e la prelatura (6 febbraio 1837). - Mons. Pecci refrendario della Segnatura di Giustizia e Ponente del Buon Governo. - Il colèra del 1837; bella condotta dei fratelli Pecci. - Mons. Pecci Prelato aggiunto della S. Congregazione del Concilio. - Gli ordini sacri e il sacerdozio (31 dicembre 1837). - La prima messa (1° gennaio 1838). - Mons. Pecci nominato Delegato apostolico di Benevento (12 febbraio). - La sua partenza per la sua destinazione (7 marzo 1838)