L'assetto urbanistico di Carpineto si sviluppò sul crinale del monte La Foresta in senso longitudinale ed in prossimità delle naturali protuberanze (torre civica e castello con palazzo Pecci) con forme a fuso: alI'interno del percorso si notano espressioni di arte medievale, rinascimentale, barocca e moderna. Chiave di lettura ne è il portale con piedritti e mensole sagomate a gola (sec. XIII-XIV), archi a tutto sesto (sec. XV), con chiave di volta (sec. XVI-XVIll) policentrico ribassato (sec. XVIII) moderno a martellatura (sec. XIX-XX) Portali con teste umane, motivi floreali ed epigrafi latine, italiane e dialettali concorrono alla sua bellezza unica.
Chiesa
di S. Agostinocon
convento (sec. XII) (in via S. Agostino): dedicata a S. Antonio dall'Ordine
degli Antoniani; nel sec. XIV passò all'Ordine di S. Agostino, che divenne
il patrono di Carpineto. Abbandonata all'epoca napoleonica (inizio sec. XIX),
restaurata da Leone XIII su progetto di A. Bonanni e A. Camaiti.
I due protiri in stile cistercense, con Ieoni stilofori e favole esopiche; all'interno:
ala d'altare di S. Agostino ed affreschi nel catino (T. Troja, 1888); coro ligneo
dell'artigianato Attilano Antico di Carpineto; organo gotico ogivale offerto
dalla diocesi di S. Gallo a papa Leone XIII. Nel convento, pinacoteca Ritiana,
in onore di S. Rita da Cascia.
Chiesa di S. Pietro Apostolo con convento (sec. XVII) (via S. Pietro) Costruita
(1612-1628) dal card. Pietro Aldobrandini, affidata ai Padri Francescani della
Riforma che vi ebbero uno studio generale; restaurata da papa Leone XIII. Vi
soggiornò S. Carlo da Sezze, che qui scrisse diverse opere ascetiche
(alle pareti quadri del santo). PIanimetria: facciata con timpano che rappresenta
S. Pietro con chiavi; interno: volta a botte e ad una navata con pala d'altare
del Cristo che affida le chiavi a S. Pietro (anonimo sec. XVII); ai lati: a
tempera, breve ciclo sul pontefice Leone XIII, con la miracolosa nascita di
Ludovico Pecci ed offerta della statua di G. Dupre (in fondo) da parte del Terz'Ordine
Francescano.
Cappelle laterali: "S.S.
Crocifisso" e "Madonna dei 7 Dolori", con sculture di fra' Stefano da Piazza
Armerina (sec. XVII). Alle pareti "Stimmate di S. Francesco" (attribuzione a
Simon Vouet 1590-1649) e "Immacolata Concezione" di fra Diego da Tavello (recentemente
restaurate). Vi era il "S. Francesco in meditazione" attribuito al Caravaggio,
in deposito presso il museo Barberini. Nel chiostro: lunette sulla vita di S.
Francesco affrescate da Serbuccio da Tivoli: testi latini; stemmi delle principali
famiglie carpinetane (1685). Sul piazzale, statua di S. Francesco di G. lagnocco,
accanto: casa di riposo Leone XIII, costruita dal pontefice carpinetano.
Chiesa di S. Sebastiano
(sec. XVll): già dell'omonima confraternita, era una chiesa rurale.
Restaurata nel 1902.
Sull'altare: canone romano del Santo (sec. XIX); in sagrestia quadro sulla liberazione
di pastori in Valvisciolo da una banda di briganti (pittore R. Cappucci).
Chiesa
di S. Leone Magno (sec. XIX) (via Cavour - via Castello).
Innalzata da Leone X XIII (1888) opera di F. Fontana (1819-1893).
Stile neoclassico: pronao con timpano.
Interno: pianta basilicale.
Nel catino: Madonna del SS. Rosario con santi titolari della chiesa parrocchiale,
inginocchiato il pontefice della Rerum Novarum (tempera di V. Monti).
Sull'altare: copia originale marmorea della Pietà del Sosnowski; cappelle
laterali con santi cari alla memoria di Leone XIII.
Chiesa
della Collegiata (sec. XVIII) (p.zza Regina Margherita): o dei santi Giovanni
Battista ed Evangelista.
Progettata da Domenico Schiero (1750-1767).
Facciata rimaneggiata e pianta centralizzata: abside mosaicato con Sacro Cuore
(m° C. De Angelis, 1950).
Altari laterali: SS. Anime del Purgatorio (quadro di F. Fasolillo, 1772); SS.
Addolorata, S. Giuseppe, S. Francesco Saverio, SS. Immacolata (attribuite al
Manucci, sec. XVIII).
Campana proveniente dall'abbazia di Valvisciolo (1247) e pala d'altare della
Flagellazione attribuita Giulio Romano (sec. XVI).
In piazza altra fontana del Tripisciano con versi latini del pontefice Leone
XIII.
Chiesa di S. Michele Arcangelo (sec. XIII) (via del Corso). Stile romanico; altare: copia di S. Michele Arcangelo di G. Reni. Cappella affrescata della Flagellazione; vi si conservava una Flagellazione, attribuita a Giulio Romano (ora nella sacrestia della Collegiata). Tombe terragne (tra cui una del medico Lorenzo Pona). Accanto: Torre Civica detta degli Aldobrandini (sec. XIll) rimaneggiata fortemente: campana di mastro Cesare da Subiaco (sec. XVI).
Chiesa
di S. Giovanni (sec. XIII) (via B. Pecci Caldarozzi) con monastero "Carmelo
S. Anna" delle suore Carmelitane "Carmelo S. Anna".
Antico titolo arcipresbiterale, con restauri del tempo di papa Leone XIII.
Facciata con portale a timpano.
Porta in bronzo di 8 formelle con storie dell'Ordine Carmelitano e della fondazione
del "Carmelo S. Anna" (artista E. Ambrosetti, 1991).
Chiesa
di S. Giacomo (sec. XIII, XIX)
(via S. Giacomo) o
S. Maria Maggiore.
Fortemente restaurata sotto Leone XIII dall'architetto A. Bonanni.
Dell'antico splendore rimane il portale rinascimentale con panoplie e motivi
floreali.
Interno: pianta basilicale con cappelle.
Chiesa
S.S. Annunziata (scc. XVII e XIX) (fondovalle, valle Casale): accanto all'antico
fontanile, chiesetta rurale (sec. XVII)
Restaurata da A. Bonanni al tempo di Leone XIII (1887).
Altari con quadri dei pittori carpinetani C. De Angelis, A. De Fabris, O. Gonnella
e del montelanichese Marchionni; sanguigne dell'epoca leoniana del pittore romano
G. Necci.
Chiesa
di S. Maria del Popolo (sec. XV) (via S. Maria) con complesso scolastico
dell'epoca leoniana.
Dichiarata monumento nazionale, sorta sotto il pontefice Sisto IV quale ex voto
contro la peste.
Sede di confraternite. Nartece a 5 fornici e protomi di animali.
Altari e cappelle: SS. Concezione, con quadro votivo della Madonna, per la peste dell'anno 1657; SS. Rosario con vasto affresco, a ricordo della battaglia di Lepanto, (1592), ricco di Santi e personaggi mitrati e coronati; SS. Crocifisso (sec. XVI), con epigrafe riportata della croce sul Capreo, dettata da Leone XIII; e SS. Rocco e Sebastiano, opera marmorea monumentale di ben 13 figure di santi e angeli (sec. XVI).